Il Marocco è situato nell’Africa settentrionale, confina con l’Algeria e Sahara occidentale, ed è bagnato dal Mar Mediterraneo e dall’Oceano Atlantico. Presenta un territorio estremamente variegato per via delle catene montuose dell’Atlante e il Rif, dove si praticano allevamenti estensivi di bestiame, pianure, nelle quali si producono legumi, cereali, agrumi, e coste ricche di pescato e coltivazione di viti. Le principali attività della popolazione, infatti, sono proprio la cerealicoltura e l’allevamento. In particolare, i cerali rappresentano le fondamenta dell’alimentazione marocchina.
Curiosità alimentari e abitudini:
Per motivi religiosi in Marocco non si consumano alcolici e non si mangia carne di maiale, bensì bovina, ovina e pollame. Le carni più diffuse in Marocco sono il montone e la capra.
È molto diffuso l’utilizzo di spezie ed aromi.
Spesso si mangia in piatti tradizionali di argilla, chiamati tajin.
Si consumano molte fave e ceci, e tipica è l’hummus, una crema di ceci.
Come spuntino durante il giorno vengono mangiati i datteri, ricchi di carboidrati, potassio e vitamine. Le palme da dattero possono raggiungere anche trenta metri di altezza! Un altro tipico spuntino pomeridiano è la melawi, una focaccia dolce bianca, e il msamman, pane fritto nell’olio.
In Marocco il pane è un alimento considerato sacro.
Per migliorare il rapporto di coppia è tradizione consumare il masakhen, piatto a base di spezie piccanti, che porta fortuna e vigore alla coppia.
Dopo il digiuno delle giornate di ramadan si usa rifocillarsi con una zuppa tipica, la harira, a base di fagioli, carne e infine datteri.