La Russia è un vasto territorio, caratterizzato da quattro grandi aree pianeggianti e la presenza dell’imponente catena montuosa del Caucaso. Ai suoi confini incontra numerosi altri Stati: Lituania, Polonia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Bielorussia, Ucraina, Georgia, Azerbaigian, Kazakistan, Mongolia, Cina e Corea del Nord, è bagnata dal Mar Glaciale Artico, il Mar Baltico, il Mar Nero e l’Oceano Pacifico. Gastronomicamente, la cucina russa è legata alla Storia, ai numerosi incontri culturali che essa ha permesso, alla religione ortodossa, inoltre, la vastità del territorio ha contribuito al mantenersi di una grande varietà di ricette e abitudini alimentari, anche notevolmente diverse tra le regioni. Dal mondo contadino, cereali e ortaggi, diventano gli ingredienti principe di insalate e zuppe, come la botvin’ja e il rassol’nik, ma tradizionali sono anche le zuppe a base di latticini tipici, come la smetana, celebre panna acida russa.
Curiosità alimentari e abitudini:
Tra i latticini tradizionali non può mancare la ricotta (творог), con la quale si preparano frittelle, chiamate syrniki e il dolce tipico pasquale, la Paschka.
Solitamente gli ortaggi vengono consumati crudi, preparati in salamoia e sott’aceto, o fermentati, come nel caso dei crauti, derivati proprio dalla fermentazione del cavolo.
La frittura è rara come metodo di cottura, più tradizionali sono invece la bollitura, cottura alla brace o in cartoccio, e quella in umido.
Largo impiego di cereali avviene anche nell’ambito della distillazione, per dare vita a bevande, più e meno alcoliche, come la Kvas, con linfa di betulla fermentata.