La Romania si trova in Europa orientale e confina con Ucraina, Ungheria, Serbia, Montenegro, Bulgaria e Moldavia, ed è bagnata dal Mar Nero ad Est. La Dacia, nome antico della regione, fu conquistata nel 106 d.C. dall’Impero Romano, il Paese acquisì un nuovo nome, dal termine “ROMAN”, inoltre, per questo, non è raro ancora oggi trovare in piazze, strade e musei della città romene, molte statue di imperatori romani. Il territorio è ricco di foreste, flora e fauna. Dal punto di vista nutrizionale è legato a storia e tradizione.
Curiosità alimentari e abitudini:
Il consumo di carne suina ed avicola è maggiore rispetto a quella bovina. In particolare, la carne è utilizzata nella preparazione zuppe, come la ciorba, arricchita con verdura e legumi.
Il cereale maggiormente diffuso è il mais, da cui si ottiene la farina utilizzata per fare la polenta o uno speciale porridge, chiamato mamaliga; spesso, inoltre, gli alimenti sono conditi con olio di mais.
Il cavolo verza è un ortaggio alla base di molte preparazioni romene quali ministre, insalate e involtini, come i sarmale.
Di uso frequente sono anche la paprika, peperoni verdi sott’aceto o sott’olio.
Nelle ricette è possibile trovare piante aromatiche locali, come il cimbru e la telina.
Le uova costituiscono un importante elemento della tradizione. Nel periodo pasquale, vengono colorate in modo naturale con foglie fresche di prezzemolo o trifoglio, e bollite in acqua; il giorno di Pasqua si rompono, battendole l’una contro l’altra: se l’uovo sodo rimane intatto è segno di buona fortuna. A Pasqua inoltre è buona usanza donare alle famiglie più povere un cesto con vino rosso, dolci, uova e, posta al centro, una candela.
Nel giorno della celebrazione dei morti, è tradizione preparare e portare in chiesa la recitura, una torta di grano, a forma di croce.
